Menu principale:
Letteratura
I primi documenti scritti in lingua piemontese risalgono ai secoli XI-XII.
Un'iscrizione del 1099 si trova nel Duomo di Vercelli.
Un'espressione letteraria vera e propria, datata alla seconda metà del XII sec., è costituita dai Sermoni Subalpini, 22 prediche sull'anno liturgico, episodi biblici e altri temi religiosi scritte in un latino volgare innestato sul preesistente celto-ligure, con forti influenze francesi e provenzali.
I Sermoni sono conservati nella Biblioteca nazionale di Torino.
Nell'800 il linguista tedesco Foerster, confermandone la datazione, ha dato a quest'opera il titolo di Galloitalische Predigten e lo ha giudicato un testo originale piemontese.
Secondo l'opinione di molti studiosi del '900 fra cui Benedetto Croce, essi sono un'anticipazione della letteratura religiosa che si svilupperà in Italia nel '300.
Sempre al XII secolo risalgono La dita dël Ré e dl’Argin-a ed i Proverbi di Frà Colomba da Vinch, questi ultimi conservati nel Capitolo della Cattedrale di Novara.
Sermoni Subalpini
Dal Sermo IV- SERMO IN NATALE DOMINI
Aisì est fait l'omen cun est la rei del pescaor;
car ela a lo suber qui est lef, e si a lo plum qui est pesant.
Or la rei, quant om la met en l'aiva, lo suber qui est lef noa desure, e lo plum qui est pesant va al funt.
Eisament est l'ome fait. Lo suber significa l'arma, qui est faita de lef materia e voldrea ades anar en sus a sa natura. Lo cors trait ades en ius ad inferiorem substanciam, zo est la Terra. Si cum Deus dist a Adam: Terra es Terram ibis.
Menu di sezione: